WABI-SABI - BELLEZZA NELL’IMPERFEZIONE
Informazioni Collana
PROFONDO GIAPPONE. Collana composta da 15 volumi
79,90 €
133,50 €
(SCONTO DEL 40.15%)
Una collana inedita per scoprire il lato più autentico della cultura giapponese.
Muovendoci tra calligrafia Shodo, teatro Kabuki, cibo Washoku, poesia Haiku, scopriremo lo spirito profondo di parole, idee, gesti e simboli, carichi di incanto e per certi versi ancora misteriosi, che danno forma alla cultura nipponica. Partiremo, in ogni volume, da un termine giapponese particolarmente significativo che sarà la traccia per la nostra lettura e che potrà arricchire anche le nostre vite.
"WABI-SABI - BELLEZZA NELL’IMPERFEZIONE"
7° VOLUME
WABI-SABI - BELLEZZA NELL’IMPERFEZIONE
Wabi-sabi è la bellezza nell’imperfezione, il fascino delle cose consunte e logorate dal tempo, la quieta accettazione degli eventi. L’esempio più noto è rappresentato dalle ceramiche raku, comparse già nel XVI secolo e fatte a mano per essere lontane dalla perfezione nonché semplici nella forma. Lo stesso concetto si ritrova negli oggetti rotti e rimessi insieme in modo da evidenziare le giunture. Ma il wabi-sabi è richiamato anche in altri ambiti, come quello letterario, con le opere di Natsume Soseki, considerato uno dei massimi scrittori giapponesi moderni, o come quello del Joruri, il teatro dei burattini che non nascondono il fatto di essere artificiali e inanimati. Rimanendo nel campo delle antichità, un’altra fascinazione è quella delle reliquie buddhiste, che come avviene in altre religioni sono contese tra santuari o nazioni. Mentre in buona parte da scoprire è l’origine della lingua giapponese: se sia un idioma isolato o derivante da altre lingue asiatiche. Antico e moderno si fondono poi nella “cultura” delle alghe, cibo molto versatile che sta conquistando il mondo.
WABI-SABI - BELLEZZA NELL’IMPERFEZIONE
Wabi-sabi è la bellezza nell’imperfezione, il fascino delle cose consunte e logorate dal tempo, la quieta accettazione degli eventi. L’esempio più noto è rappresentato dalle ceramiche raku, comparse già nel XVI secolo e fatte a mano per essere lontane dalla perfezione nonché semplici nella forma. Lo stesso concetto si ritrova negli oggetti rotti e rimessi insieme in modo da evidenziare le giunture. Ma il wabi-sabi è richiamato anche in altri ambiti, come quello letterario, con le opere di Natsume Soseki, considerato uno dei massimi scrittori giapponesi moderni, o come quello del Joruri, il teatro dei burattini che non nascondono il fatto di essere artificiali e inanimati. Rimanendo nel campo delle antichità, un’altra fascinazione è quella delle reliquie buddhiste, che come avviene in altre religioni sono contese tra santuari o nazioni. Mentre in buona parte da scoprire è l’origine della lingua giapponese: se sia un idioma isolato o derivante da altre lingue asiatiche. Antico e moderno si fondono poi nella “cultura” delle alghe, cibo molto versatile che sta conquistando il mondo.