LE ALPI ORIENTALI D'INVERNO

31° VOLUME
Le Alpi Orientali d'inverno

La Carnia, in Friuli, è una terra di contrasti: conifere e pascoli, profili montuosi a volte dolci a volte aspri caratterizzano questa zona così poco antropizzata. Una realtà molto diversa ci aspetta nella “perla delle Dolomiti”, Cortina d’Ampezzo, famosa per lo sci e la vita mondana, dove camminiamo ai piedi delle Cinque Torri, alla base della Tofana di Rozes e della Croda da Lago. Ampi spazi e orizzonti infiniti contraddistinguono il Cadore. Pascoli e foreste formano il paesaggio dell’altopiano della Lessinia, che scopriamo con un percorso ad anello. Dopo aver provato i Winterwanderweg (sentieri invernali) a Seefeld, nel Tirolo austriaco, l’Alto Adige ci accoglie con le sue numerose valli. In Valle Aurina si snoda una varietà di sentieri battuti e itinerari da affrontare con le ciaspole, sotto alte vette che superano i 3000 metri. La Valle dell’Isarco, luogo di intenso transito tra Bolzano e il Brennero, regala atmosfere tranquille e graziose località come Vipiteno e Bressanone. A sud di San Vigilio di Marebbe partono le escursioni su ciaspole più affascinanti delle Dolomiti, al cospetto del Piz da Peres e dello Jü de Limo. In Val Gardena, prezioso scrigno di arte e tradizioni, la distesa di neve è intervallata dalle agili vette delle Dolomiti. Nel Primiero, in Trentino, le impronte delle ciaspole si affiancano a quelle degli animali che qui vivono. Foreste e legname hanno dato lustro alla Val di Fiemme: oggi si cammina tra le piste da discesa e da fondo prese d’assalto nei mesi invernali. Così come Madonna di Campiglio, tra le Dolomiti di Brenta e l’Adamello, dove carrarecce innevate attraversano boschi e costeggiano laghi.