WATSON - CRICK: LA RIVOLUZIONARIA SCOPERTA DELLA DOPPIA ELICA DEL DNA
JAMES WATSON - FRANCIS CRICK
LA RIVOLUZIONARIA SCOPERTA DELLA DOPPIA ELICA DEL DNA
Il DNA è divenuto l’icona del millennio in cui viviamo ed è difficile pensare a un tempo in cui il suo significato, quale molecola che veicola le informazioni genetiche di tutti gli organismi viventi, fosse ignorato. Cosa ancora più curiosa è che, mentre veniva definito il suo legame con i fenomeni ereditari intorno agli anni della Seconda guerra mondiale, la sua “forma”, la doppia elica così familiare a tutti, e di conseguenza anche il meccanismo con cui è in grado di duplicarsi, erano ancora sconosciuti. A risolvere il problema della struttura del DNA sono stati due ricercatori dagli studi eterogenei: uno zoologo venticinquenne, James Watson, e un fisico trentasettenne, Francis Crick. Dopo una serie di vari percorsi professionali si interessarono di genetica e nel giro di poco più di un anno, il 7 aprile 1953, arrivarono alla soluzione con la fatidica doppia elica. Non lavorarono da soli, però: la chiave furono i lavori di due colleghi, Maurice Wilkins e Rosalind Franklin, con lo studio dei componenti del DNA e delle loro possibili collocazioni, attraverso immagini cristallografiche delle impronte a raggi X di questa molecola così sfuggente. Wilkins avrebbe condiviso nel 1962 il Nobel con Watson e Crick; Franklin, già messa in disparte all’epoca, sarebbe morta prima che qualcuno l’avesse mai voluta ricordare per il premio. La scoperta della struttura del DNA ha aperto lo sconfinato orizzonte della moderna biologia molecolare: sotto questo punto di vista, ogni essere vivente è, in realtà, il suo DNA.