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MARIE CURIE: LA NASCITA DI UNA NUOVA SCIENZA: LA RADIOATTIVITÀ

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"MARIE CURIE: LA NASCITA DI UNA NUOVA SCIENZA: LA RADIOATTIVITÀ"
3° VOLUME
MARIE CURIE
LA NASCITA DI UNA NUOVA SCIENZA: LA RADIOATTIVITÀ

Il principale risultato delle ricerche di Marie Curie, quello che le avrebbe assicurato una fama immediata e poi imperitura, è stato l’isolamento di due nuovi elementi chimici radioattivi, il polonio e il radio. Portato a termine in età giovanile e in condizioni che dire disagiate è dire poco, il lavoro necessario è stato preceduto da una serie di abili intuizioni, e quindi è consistito in una lunga battaglia per portare a termine, sulla base del fondato sospetto di essere sulle orme di nuovissime scoperte, una separazione chimica dei minerali radioattivi. Per il solo radio riuscì a isolarne un decimo di grammo dopo tre anni di lavoro insieme al marito Pierre, con cui avrebbe diviso il primo Nobel per la fisica nel 1903, cui si sarebbe aggiunto un Nobel per la chimica nel 1911. In questo modo, Marie Curie ha fondato una nuova scienza, quella della radioattività, cosicché fu necessario riconsiderare alcuni principi base della fisica: evidentemente gli atomi, considerati da sempre indivisibili e immutabili, potevano trasformarsi in quelli di altri elementi chimici ed emettere particelle. Inoltre, dimostrò che la radioattività è una proprietà degli atomi in quanto tali. In tutto questo, Marie Curie dovette combattere un’altra battaglia, questa volta contro i pregiudizi e il maschilismo di un’epoca che in realtà non è ancora conclusa: si vide sbarrata la strada delle accademie, subì l’ostilità pubblica dei colleghi ma anche del mondo politico e sociale. Ma alla fine vinse lei.