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LE STRADE DEL MITO

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"LE STRADE DEL MITO"
8° VOLUME
LE STRADE DEL MITO


Il “mostro”: così è soprannominato il Monte Zoncolan, a causa delle pendenze che si devono affrontare per giungere in vetta. Qui il Giro d’Italia è arrivato sette volte. La Corsa Rosa ha un legame particolare anche con lo Stelvio: sono una quarantina i tornanti che dai due versanti portano al passo. Francesco Moser è uno dei ciclisti italiani più famosi. Insieme a lui pedaliamo nelle terre dove da ragazzo lavorava nelle vigne di famiglia prima di diventare un campione. Poi con partenza dal Velodromo Vigorelli di Milano, dove nel 1942 Fausto Coppi stabilì il record dell’ora, arriviamo al santuario della Madonna del Ghisallo, con annesso museo pieno di cimeli. In piena emergenza pandemica, i Mondiali del 2020 si svolsero a Imola. Ora parte di quel tracciato è diventato un circuito permanente che si snoda in un continuo saliscendi tra Emilia e Romagna. Sono ancora le colline a caratterizzare le strade attorno a Filottrano, nelle Marche, dove si allenava Michele Scarponi, vincitore del Giro d’Italia 2011. In un paesaggio da cartolina, sono le strade bianche del Senese a riportarci agli anni eroici del ciclismo, quando al passaggio delle biciclette si sollevava un polverone e ci si portava dietro le camere d’aria in caso di foratura. Gino Bartali vinse Giri e Tour: durante la Seconda Guerra Mondiale contribuì invece a salvare centinaia di ebrei destinati ai campi di sterminio. Qualche anno prima, nel 1924, Alfonsina Strada fu tra gli iscritti al Giro d’Italia: un secolo dopo, ripercorriamo parte dell’ottava tappa di quell’edizione, fra L’Aquila e Perugia. Infine, nella terra natale di Vincenzo Nibali, il ciclista italiano più rappresentativo degli ultimi anni, è il paesaggio lunare dell’Etna a fare da contorno alle sette ascese che conducono verso la vetta.