ITO OGAWA: LA CARTOLERIA TSUBAKI
"ITO OGAWA: LA CARTOLERIA TSUBAKI"
2° VOLUME
ITO OGAWA
LA CARTOLERIA TZUBAKI
La venticinquenne Hatoko discende da una genìa di illustri calligrafe che, a partire dall’e- poca Edo, hanno svolto funzioni di scrivane pubbliche. Questo, almeno, è ciò che le ha sempre raccontato la nonna, con cui la ragazza è cresciuta. Alla sua morte, Hatoko si ritrova a prenderne il posto, diventando una calligrafa tuttofare nonostante all’apparenza sia soltanto la proprietaria di un negozietto di articoli di cancelleria. Il servizio di scrivano non è mai stato pubblicizzato in via ufficiale eppure, grazie al passaparola, sono in tanti a varcare la soglia della cartoleria Tsubaki con le richieste più sorprendenti: redigere eleganti biglietti di auguri, compilare telegrammi di condoglianze per la morte di una scimmia, comunicare la fine di un amore; tutto rigorosamente scritto a mano e senza mai dimenticare che quel lavoro è molto importante, perché contribuisce alla felicità altrui. La nonna, del resto, le ha sempre ripetuto che essere uno scrivano significa agire nell’ombra, come una controfigura, per aiutare il cliente a comunicare emozioni profonde. Un giorno, alla cartoleria si presenta un giovane che parla un giapponese stentato. Con sé ha un sacchetto di carta pieno zeppo di lettere con un indirizzo italiano e vergate nell’e- legante, inconfondibile grafia della nonna di Hatoko. Lettere capaci di sovvertire tutto quello che la ragazza ha sempre creduto di sapere non solo sul suo passato, ma anche su quello della cartoleria Tsubaki. Dall’autrice de Il ristorante dell’amore ritrovato, un’opera commovente sul potere della scrittura, sulla forza inesorabile che le parole portano con sé e sulla loro capacità di cambiare l’esistenza degli esseri umani.
ITO OGAWA
LA CARTOLERIA TZUBAKI
La venticinquenne Hatoko discende da una genìa di illustri calligrafe che, a partire dall’e- poca Edo, hanno svolto funzioni di scrivane pubbliche. Questo, almeno, è ciò che le ha sempre raccontato la nonna, con cui la ragazza è cresciuta. Alla sua morte, Hatoko si ritrova a prenderne il posto, diventando una calligrafa tuttofare nonostante all’apparenza sia soltanto la proprietaria di un negozietto di articoli di cancelleria. Il servizio di scrivano non è mai stato pubblicizzato in via ufficiale eppure, grazie al passaparola, sono in tanti a varcare la soglia della cartoleria Tsubaki con le richieste più sorprendenti: redigere eleganti biglietti di auguri, compilare telegrammi di condoglianze per la morte di una scimmia, comunicare la fine di un amore; tutto rigorosamente scritto a mano e senza mai dimenticare che quel lavoro è molto importante, perché contribuisce alla felicità altrui. La nonna, del resto, le ha sempre ripetuto che essere uno scrivano significa agire nell’ombra, come una controfigura, per aiutare il cliente a comunicare emozioni profonde. Un giorno, alla cartoleria si presenta un giovane che parla un giapponese stentato. Con sé ha un sacchetto di carta pieno zeppo di lettere con un indirizzo italiano e vergate nell’e- legante, inconfondibile grafia della nonna di Hatoko. Lettere capaci di sovvertire tutto quello che la ragazza ha sempre creduto di sapere non solo sul suo passato, ma anche su quello della cartoleria Tsubaki. Dall’autrice de Il ristorante dell’amore ritrovato, un’opera commovente sul potere della scrittura, sulla forza inesorabile che le parole portano con sé e sulla loro capacità di cambiare l’esistenza degli esseri umani.