CANTO PER EUROPA
























Informazioni Collana
RUMIZ. Collana composta da 14 volumi
124,60 €
Molto più clic un giornalista. Paolo Rumiz, è un narratore che esplora le frontiere e le identità culturali. Attraverso i suoi viaggi, racconta un'umanità unica e connessa, invitando a un incedere lento e consapevole. Un'esplorazione del paesaggio geografico e umano che grazie a uno stile evocativo e poetico proietta il lettore in un'avventura profondamente coinvolgente. A partire dal primo volume Verranno di notte: la descrizione di un'Europa assediata da guerre e poteri economici selvaggi, che invita a riflettere sulla resistenza a queste minacce e sulla nostra condizione in tempi di crisi.
"CANTO PER EUROPA"
13° VOLUME
CANTO PER EUROPA
L’Europa, imbarbarita, ha dimenticato le sue origini e persino il suo nome. Ed ecco che quattro moderni Argonauti, a bordo di una vela di leggenda, partono alla ricerca della Grande Madre nel Mare di mezzo dove, all’alba dei tempi, Giove-toro rapì la figlia di un re fenicio portatrice di quel nome. Essi la ritrovano in una profuga di guerra siriana che chiede di fuggire verso Ovest e durante il viaggio sarà ingravidata in sogno dal re degli dei. Teatro della storia è il mare, che è sempre quello di Omero ma è anche posseduto da nuove forze oscure: clima impazzito, guerre, migrazioni e turismo di massa. Scritto di notte in una tempesta di visioni, il racconto mette a nudo in questa edizione la propria architettura in versi e toglie l’articolo all’Europa per svelarne l’essenza femminile, quella di una migrante che attraversa il mare e vince la sua sfida. In un momento in cui, sull’onda di mitologie maschiliste, il dio della guerra torna a devastare il Continente, la Grande Madre ci addita il nostro destino di capolinea di popoli e il legame indissolubile con l’Oriente e il Mediterraneo, culla della filosofia e della democrazia. Essa ci avverte di mettere più Europa nel pensiero atlantico dominante se non vogliamo essere spazzati via dal vento della storia.
CANTO PER EUROPA
L’Europa, imbarbarita, ha dimenticato le sue origini e persino il suo nome. Ed ecco che quattro moderni Argonauti, a bordo di una vela di leggenda, partono alla ricerca della Grande Madre nel Mare di mezzo dove, all’alba dei tempi, Giove-toro rapì la figlia di un re fenicio portatrice di quel nome. Essi la ritrovano in una profuga di guerra siriana che chiede di fuggire verso Ovest e durante il viaggio sarà ingravidata in sogno dal re degli dei. Teatro della storia è il mare, che è sempre quello di Omero ma è anche posseduto da nuove forze oscure: clima impazzito, guerre, migrazioni e turismo di massa. Scritto di notte in una tempesta di visioni, il racconto mette a nudo in questa edizione la propria architettura in versi e toglie l’articolo all’Europa per svelarne l’essenza femminile, quella di una migrante che attraversa il mare e vince la sua sfida. In un momento in cui, sull’onda di mitologie maschiliste, il dio della guerra torna a devastare il Continente, la Grande Madre ci addita il nostro destino di capolinea di popoli e il legame indissolubile con l’Oriente e il Mediterraneo, culla della filosofia e della democrazia. Essa ci avverte di mettere più Europa nel pensiero atlantico dominante se non vogliamo essere spazzati via dal vento della storia.