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ALEXANDER FLEMING: LA MUFFA CHE HA SALVATO IL MONDO

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"ALEXANDER FLEMING: LA MUFFA CHE HA SALVATO IL MONDO"
7° VOLUME
ALEXANDER FLEMING
LA MUFFA CHE HA SALVATO IL MONDO

Molte scoperte sono frutto del caso e fra queste c’è la penicillina, scoperta da Alexander Fleming. Tuttavia, il caso da solo non basta: nella vita possono capitare molte occasioni fortuite, ma occorre saperle individuare e soprattutto coltivarle affinché il tesoro che vi si può nascondere esca allo scoperto. Così è avvenuto nel caso del biologo scozzese, che nel 1928, di ritorno da una vacanza, si accorse che in una capsula dimenticata nel suo laboratorio si era formata una muffa che faceva dissolvere i batteri messi in coltura. Riuscì a isolare il fungo, del genere Penicillium, e dopo una serie di prove scoprì che questo distruggeva batteri patogeni come gli stafilococchi e altri, responsabili di malattie come difterite e meningite. Fleming si rese conto di non poter proseguire da solo, così trovò due compagni di avventura all’Università di Oxford: Howard Florey ed Ernst Boris Chain. I tre avviarono l’impresa che avrebbe portato alla purificazione della nuova sostanza, ai test clinici e alla produzione industriale. La penicillina cominciò a essere adottata come farmaco antibiotico e i massacri della Seconda guerra mondiale furono il suo banco di prova per salvare un numero sempre più grande di feriti. Nel 1945 Fleming, Florey e Chain furono premiati con il Nobel e, a circa un secolo dalla scoperta, la penicillina è ancora uno strumento indispensabile contro le infezioni.