ASIA E OCEANIA: DAL K2 E DALL’EVEREST A BALI
25° VOLUME
Asia e Oceania: dal K2 e l’Everest a Bali
“Una montagna di dimensioni impressionanti”: così fu definito il K2 dal primo viaggiatore occidentale che si trovò al suo cospetto. E lungo e impegnativo è il trekking fino alla sua base. Si cammina poi sempre ad alta quota, sotto le vette dell’Annapurna o del Kangchenjunga (due dei quattordici mitici “ottomila”), alla scoperta dell’antico regno del Mustang e del Monte Kailas, sacro per molte religioni dell’Asia e meta di pellegrini che qui espiano i loro peccati. Non può mancare l’Everest, la vetta più alta della Terra, famoso per gli sherpa e per l’abominevole uomo delle nevi che qui vivrebbe.
Paesaggi completamente differenti sono quelli della Mongolia: vasti altopiani erbosi sui quali si trascorre la notte nelle gher, le tipiche tende locali. Oppure quelli del Nord Vietnam, dove ci attendono risaie e piantagioni di bambù, in attesa dell’ora di cena per condividere con la popolazione locale questo prezioso momento di convivialità.
In Borneo, sterminata isola a cavallo dell’equatore, intricati sentieri ci portano all’ingresso di grotte spettacolari, come quelle del Parco nazionale di Mulu che ospitano una colonia di tre milioni di pipistrelli. Più a sud, Bali non è soltanto spiagge di sabbia bianca nelle cui acque fare snorkeling: brevi escursioni giornaliere attraverso la foresta pluviale ci conducono a templi, cascate e sulla cima di vulcani per ammirare l’alba.
Cambiamo continente e sbarchiamo in Tasmania, a sud dell’Australia, per trascorrere una settimana sull’Overland Track all’interno di un parco naturale Patrimonio dell’Umanità Unesco, tra natura primitiva e animali endemici. Poi, nella terra dei Maori e della lana merino, attraversiamo da nord a sud le due isole che formano la Nuova Zelanda, camminando lungo la costa popolata da foche e pinguini.